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Cesare Catania rappresenta un paesaggio metafisico.
La scena principale e’ rappresentata da un uomo che gioca a scacchi contro se stesso. A sinistra una clessidra di sabbia scandisce il tempo mentre a destra un alfiere gigante fa da giuria durante la partita. La scena si gioca nei pressi di un burrone. Sullo sfondo vengono rappresentate montagne lunari e un sole tondo, invadente nella forma ma flebile nella luminosità.
Sull’orlo del burrone la presenza di una eco rappresentata simbolicamente da un orecchio anch’esso gigante.
La partita a scacchi con se stesso rappresenta per Cesare Catania la forma di riflessione più profonda nel proprio io.